Il designer viennese nella sua collezione Spring/Summer 2017 segue il filo rosso del ricordo quale forza creativa in grado di infondere uno spirito nuovo a capi dal sapore antico, come abiti in pizzo, divise scolastiche o abiti per la villeggiatura, che traggono ispirazione direttamente dai modelli che gli Arbesser indossavano nelle foto di famiglia a inizio Novecento.
Le suggestioni del passato, scevre da ombre nostalgiche, sono pretesto per look che coniugano con risolutezza colori intensi e sovrapposizioni dal gusto attuale.
Atipiche stampe camouflage caratterizzano gli abiti in pizzo rendendoli moderni, e il Vichy più classico si impreziosisce di un filtro madreperla delicato e luminoso. Le trasparenze dell’organza su pettorine lavorate con Swarovski si alternano a maglie da abbinare a shorts che richiamano le divise del Palio di Siena. Le uniformi marinaresche si trasformano in giacche oversize e fanno da controcanto alle stampe fotografiche dei nodi marinari realizzate da Sophie Sevigny, artista e amica di Arthur Arbesser.
Il medesimo sguardo ironico e divertito che il designer adotta per reinterpretare capi dal gusto rétro, come le gonne plissé da viaggio appartenute alla bisnonna, ritorna nel tema delle frecce, con linee grafiche e definite che corrono lungo maglie bon ton con colletto e bordi a contrasto, top femminili dalle nuance soft e mini skirt dal taglio dritto.
“L’idea è quella di creare una collezione decisamente iconica, e nel suo twist eccentrico dargli un tocco un po’ funky,” ha dichiarato Arbesser nel backstage. L’impronta eccentrica si fa presente anche nei dettagli degli orecchini maxi realizzati da Ilenia Corti, che riprendono ancora una volta il gioco delle frecce.
La location esclusiva in cui la collezione PE 2017 di Arbesser ha sfilato rispecchia l’intero mood voluto dallo stilista per ogni look, nonché le stesse origini di Arbesser: le Cavallerizze Asburgiche presso il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci sono state lo sfondo suggestivo dello show, grazie a un progetto architettonico di restauro e riconversione firmato da Luca Cipelletti.