CNMI e Giorgio Armani supportano per questa edizione della Milan Fashion Week il brand cinese Xu Zhi che ha sfilato presso l’Armani/Teatro con la sua collezione Autunno/Inverno 2017. Il designer cinese Xuzhi Chen fonda il suo luxury brand nel 2014 dopo gli studi al Central Saint Martins College di Londra, distinguendosi da subito per l’abilità tecnica coniugata a una sapiente artigianalità e una appassionata curiosità nella sperimentazione con i tessuti.
Ed è proprio nella sua collezione Fall/Winter 2017 che Chen si adopera in un intricato lavoro di texture su capispalla, top, bluse e gonne dai volumi importanti e nello stesso tempo incredibilmente leggeri, come in un patchwork dove tessuti sfrangiati vengono accostati gli uni agli altri.
Ogni tassello di stoffa è in realtà realizzato con un accurato intreccio di fili e viene posizionato secondo una geometria che riproduce il movimento inclinato di pennellate giustapposte le une accanto alle altre, creando un’illusione per cui i fili sembrano disegnati direttamente con pennello e spatola sugli indumenti. Questa tecnica di costruzione della texture dei tessuti, che conferisce un senso di leggerezza estrema ai capi, è la signature del designer cinese.
La percezione di complessa semplicità che ha origine in una dinamica di contrasti armoniosamente accostati, prende corpo negli outfit che combinano materiali dalle texture dissimili come la superficie liscia e lucida di pantaloni, camicie e cinture di pelle, e il “raw denim” adoperato per un pantalone palazzo a vita alta e un top asimmetrico. Le silhouette definiscono in questo modo una femminilità rilassata, fatta di un tailoring sapientemente decostruito.
Xuzhi Chen si ispira all’opera “The Visitors” dell’artista islandese Ragnar Kjartansson, una grande installazione realizzata nel 2012 a Zurigo, costituita da nove video-proiezioni che rivelano, avvalendosi di più discipline artistiche, la circolarità e la ripetitività di ambientazioni e gesti per indagare il confine tra finzione e realtà. Per realizzare la sua performance video, Kjartansson ha collaborato con alcuni musicisti suoi amici, i quali si sono prestati a suonare e cantare per oltre un’ora la stessa melodia con diversi strumenti in stanze diverse di un medesimo ambiente (la dimora ottocentesca di Rokeby Farm, nell’Upstate New York). Le nove tracce video e audio sono state girate separatamente e in seguito proiettate in simultanea sui nove grandi schermi allestiti per questa performance corale continua.
Chen nella sua collezione Autunno/Inverno 2017 fa propria la riflessione di Kjartansson sulla tematica della persistenza e della forza dei legami affettivi: le emozioni sono traducibili su qualunque genere di supporto, può apparire che esse si sgretolino, ma sono tenute saldamente insieme da un accurato lavoro di tessitura. Così, individui fisicamente separati vengono uniti simbolicamente, ricordandoci nel contempo una verità oggi quantomai inoppugnabile: come persone possiamo essere connesse eppure ancora inesorabilmente sole.
Photo: @xu_zhi on Instagram