Utilizzare il proprio multipotenziale richiede abilità personali legate alla sfera dell’intelligenza emotiva quali la consapevolezza di sé e degli altri e l’empatia. Di questo argomento ne abbiamo parlato al Forum di Elle Active! 2017 tenutosi all’Università Statale di Milano lo scorso novembre, dove ho avuto l’occasione di presentare una lezione sul multipotenziale davvero speciale.
Multipotenziale per creare il piano B
Costruire il piano B grazie all’allenamento delle nostre potenzialità personali richiede una buona dose di consapevolezza per fare scelte gratificanti e tendere alla realizzazione del futuro desiderato. Se infatti durante il nostro viaggio verso l’autorealizzazione abbiamo necessità di costruire un piano B, siamo sicuramente nella sfera delle scelte immediate: il piano A non ha funzionato e quindi dobbiamo rimediare il prima possibile. Abbiamo dunque bisogno di effettuare una valutazione imparziale della situazione in cui ci troviamo e di definire agilmente dei nuovi obiettivi.
È proprio nella transizione da A a B che l’espressione del nostro potenziale diventa catalizzatore del cambiamento in quanto accompagna le nostre emozioni positive a trasformarsi in azioni gratificanti.
Multipotenziale per scegliere il futuro
Considerato che questa transizione è sotto la nostra piena responsabilità, possiamo mettere in pratica più potenzialità alla volta come la creatività, la curiosità e la lungimiranza ma anche l’audacia, la vitalità, l’umiltà e l’intelligenza sociale.
Questa commistione di multipotenziale personale rafforzerà le nostre scelte future e ci accompagnerà ad analizzare attentamente il contesto e a costruire il piano d’azione verso l’obiettivo sperato. Che sia quello di cambiare lavoro, di aspirare ad una promozione o di pianificare un trasferimento di città, per raggiungere il nostro scopo dobbiamo imparare ad attingere al nostro multipotenziale. La governance della transizione da A a B sarà così garantita dall’inizio alla fine con agilità e proattività.